Domenica a San Rossore il Premio Pisa apre la stagione classica
PISA. E' la Milano-Sanremo dell'ippica, la prima classica del galoppo, la stagione primaverile che da Pisa con il gran premio intitolato alla città porta alle classiche di Roma, Parioli, Regina Elena e Derby prima di passare il testimone a San Siro per il giugno delle Oaks e del Milano.
Domenica è tempo della 134a edizione del Premio Pisa, rendez-vous per i puledri di tre anni sul miglio di pista grande. La storia parte dal 1885, anno del primo vincitore della race sotto i pini del parco, Rosenberg. Poi altri grandi del galoppo, diverse femmine tesiane come Fausta, Giampietrina, Nogara, quindi la soldiana Archidamia, una campionessa assoluta, proseguendo con sua maestà Ribot, partì dal Prato degli Escoli la campagna classica 1955 del campionissimo vestito del biancorosso con croce di Sant'Andrea, un nome, un mito, la Dormello Olgiata, il brand mondiale dell'ippica come Ferrari lo è nel mondo delle auto.
Anni Settanta con ancora bei nomi nell'albo d'oro del Pisa: sentite qua: 1971 Weimar, colori della scuderia Aurora, 1977 Capo Bon per l'elegante casacca della Razza di Vedano, il sor Federico Regoli al training.
Altro maestro di allenamento con gran feeling per la corsa più bella sotto la Torre Pendente è stato Luigi Turner, che sellò il laureato del 1978 Stone, con la monta di Vittorio Panici, e nel 1980 bissò con l'elegante Isopach, in sella le mani di velluto di Marcel Depalmas.
Grandi cavalli e fantini sopraffini a scrivere pagine memorabili del Premio Pisa come quando Willie Carson, uno dei più grandi jockey inglesi di sempre, regalò il suo immenso talento e il genio tattico ad una femmina di una scuderia di casa. Era il 1987 e vestita di bianconero, la casacca dei fratelli Brotini vinse Genevien, il cui nome ancora risuona nei racconti degli appassionati come una musica dolce, come un ricordo del nostro tempo migliore.
Siamo al 2024 e apriamo la lista dei partenti con Blu Note ad aprire la sfilata dei concorrenti della 134a edizione del Premio Pisa. In sella la mano delicata di Sara Spampatti su questo piazzato di Criterium di Pisa poi confermatosi con il terzo posto nel recente Thomas Rook.
ly By Fly sarà in campo per l'amaranto con stella bianca di Massimiliano Allegri, accompagnato dall'alleato Mr Darcy.
Concorrente dalla chance importante è Majin Bu, un 107 di rating montato da Dario Vargiu per Sebastiano Guerrieri, che porta la linea del romano Arconte, con il secondo posto conseguito dietro lo stimatissimo Toussaint e avanti ad altri due soggetti che ritrova a San Rossore, Man With The Plan (vincitore di Criterium Varesino) e Midnight Mask, rispettivamente terzo e quarto nel trial di Capannelle.
Il mantello grigio dell'imponente Montanair splenderà nella sfilata davanti alle tribune. Dopo un debutto maestoso, l'allievo di Endo Botti che è la scelta di Dario Di Tocco tra le diverse opzioni di scuderia, ha corso ancora bene nel Thomas Rook seguendo sul traguardo il compagno di allenamento Muratone, che conferma in sella Fabio Branca e che in una corsa virtuale parte con i favori del pronostico visto il rating di 108, il migliore della corsa.
Così la perizia, di semplice confezione visto che tutti porteranno in corsa 56 chili, fissando lo zero a 107 dice MURATONE +1, BLU NOTE E MAJIN BU zero; MAN WITH THE PLAN E MONTANAIR -1.
Come si vede si tratta di valori molto vicini con cinque cavalli in due lunghezze e con la pista che potrebbe ribaltare questa previsione. Si tratta di una buona edizione della classicissima d'apertura e probabilmente per finire su uno dei gradini del podio non basterà galoppare su un valore di 105, ma ci vorrà almeno un 106.
134.PREMIO PISA, IPPODROMO DEL PRATO DEGLI ESCOLI
DOMENICA 7 APRILE
FAVORITI DI CAVALLO 2000: MURATONE, MAJIN BU, MONTANAIR. Sorprese: BLU NOTE, MR DARCY.